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Non sopporto chi si lamenta, ma forse dovrei farlo anche io, se voglio ottenere cose...

Aggiornamento: 4 ott 2020


Chi è la vittima? Cosa spinge una persona a lamentarsi?

Perché tra le frasi più comuni abbiamo “io non mi lamento mai, forse dovrei farlo di più per ottenere le cose” e “non sopporto la gente che si lamenta” ?


Secondo l'affascinante pensiero dell'Enneagramma, colui che si lamenta, manifesta un disagio che sta provando o ha provato in passato, alle altre persone. Ha bisogno della condivisione per sentire di alleggerire il carico della sua sofferenza e non sentirsi solo.


Paradossalmente si accontenta del semplice fatto di poter “svuotare” il suo cuore a qualcuno, senza necessariamente avere un feedback di reale ascolto. Hanno bisogno di parlare e parlare, di riempire il silenzio che le circonda con il suono della voce o di una radio o di altre persone, perché se regnasse il silenzio sentirebbero l’eco profondo della solitudine che provano.

Sono coloro che vengono chiamate “mangiaterapeuti”, quelle che ti dicono “mi fa bene parlare con te, sai?” dopo una chiacchierata di 2h dove tu non sei riuscita a dire nulla, ma ti senti stanca come se avessi arato un campo, da sola, a mano, con un cucchiaino.


Persone estremamente passionali, hanno bisogno di emozioni forti per sentirsi in vita, vivono le relazioni come se il sentimento e la passione fossero l’unica cosa che li tiene in vita. Hanno occhi magnetici e profondi, che incantano. E’ come se emanassero costantemente il profumo di “aiutami, ho bisogno di essere salvat*”, richiamo irresistibile per coloro che si sentono crocerossini nell’animo.


Di un 4 ci si innamora ci si può innamorare del suo modo di dipingere la vita con colori di passione ed emozioni.


Possono essere artisti eccelsi, perché il loro tormento e le loro emozioni gli permettono di raggiungere livelli di pathos accessibili a pochi.

Quando è in armonia diventa una persona in grado di fare le cose con una tenacia ed una precisione ineccepibili. Se cade nei meandri dell’oscurità può diventare paranoico e pensare al modo peggiore e tragico per colpire gli altri laddove lui si è sentito ferito.

Ama distinguersi e troverà il modo di farlo in un modo o nell’altro, dall’arrivare sempre in ritardo, al vestirsi fuori dalla normalità.


Consiglio se hai un 4 che ti rovescia addosso le sue vicissitudini: prova ad esasperare i suoi lamenti, a renderli ancora più tragici e osserva come reagisce. Li aiuterai a rendersi conto dei loro automatismi del lamento.

Consiglio se ti sei riconosciuto nel 4: (molto difficile, occorre grande voglia di mettersi in gioco per riconoscersi in questo enneatipo) chiediti: “cosa mi spinge a voler ricercare il bisogno di essere speciale per qualcuno? E quando mi lamento con qualcuno lo faccio per cercare una soluzione o non ascolto cosa mi viene detto? Quando mi dico che nessuno mi ascolta o mi capisce veramente, sono disposto a chiedere a me stess* se forse non sono io il prim* che non si ascolta?

Tra le frasi preferite dei 4 troviamo:
“quando guardi a lungo in un abisso, anche l’abisso ti guarda dentro”
“Non esiste nessuno al mondo che possa capire la mia sofferenza”
“Perché mi hai fatto questo?”

L'enneatipo 4 , in fase disarmonica, difficilmente sarà in grado di affrontare un percorso sull'ansia... quando riconoscerà di avere un problema con l'ansia o cercherà di tenerselo per potersi sentire in qualche modo "speciale" o per poter mantenere uno stato di cui potersi lamentare. Per loro è normale vivere sulle montagne russe delle emozioni, difficilmente la loro parte mentale prende il sopravvento sulla loro vita.

Hai già acquistato il mio libro sull'ansia? No? vuoi dare una sbirciatina? E' scritto in chiave divertente e ti può dare tanti spunti di lavoro per capire da che parte prenderla!

Leggi qualche estratto qui:



Il testo della vignetta è scritto volutamente in chiave ironica, senza alcuna intenzione di mancare di rispetto a situazioni persone o cose. DISCLAIMER: i consigli del blog sono da ritenersi esattamente per quello che sono: consigli e spunti di conoscenza di sè. NON possono intendersi come consigli di natura medica o psicologica. Il consiglio, in caso di problemi emozionali., è sempre quello di rivolgersi ad un professionista sanitario.

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