Scommetto che non ti sei posto mai neanche la domanda, anzi di primo acchito hai sempre pensato che fossero la stessa cosa.
Qualche giorno fa, scambiando 4 chiacchiere con un mio maestro, nonché amico, Enrico Colmi, mi ha invitata a fare una riflessione importante.
Mi raccontava come non sempre ci venga insegnata la differenza tra un nemico e un pericolo. Siamo abituati a pensare che le 2 cose si equivalgano.
Mi piace sempre farmi aiutare dai dizionari... andiamo a vedere cosa dicono di queste due parole:
PERICOLO: situazione o motivo a cui sono associati uno o più elementi capaci di compromettere più o meno gravemente la stabilità o sicurezza; circostanza o complesso di circostanze da cui si teme possa derivare grave danno.
NEMICO: persona che rappresenta una minaccia o che si comporta in modo da provocare danno e sconfitta SIN avversario; Che nutre e manifesta profonda avversione e ostilità nei confronti di qualcuno o qualcosa.
Quindi, ci specifica che un #pericolo non nasce con carattere di accezione negativa, ma si limita ad essere per sua natura soggetto ad interpretazioni. Quando percepisco un pericolo il mio sistema nervoso mi mette subito in allerta e mi fa entrare in modalità "salva vita" . "mors tua vita mea";
da un pericolo posso scappare, posso capire se è veramente un pericolo per me e cercare il modo di reagire se difendendomi o scappando, con il pericolo non esistono relazioni è un qualcosa a cui io mi devo adattare con una reazione, diciamo che può essere definito un rapporto passivo, dove io semplicemente una volta constatato il fatto posso reagire di conseguenza.
E con un #nemico? Di solito lo definisco tale se sento che in qualche modo minaccia me o la mia sfera, se minaccia altri, non entra nei miei "nemici", con un nemico c'è una relazione uno scambio, mi invita a combattere ad accettare sfide, io sono parte attiva reagendo facendo cose anche contro di lui, ma cosa più importante un nemico ha la volontà e L'#INTENZIONE di fare del male. Nasce con un carattere di intento negativo.
Facciamo un esempio, indicatomi tra l'altro proprio da Enrico:
Prendiamo il fuoco, la fiamma.
La fiamma può essere un pericolo, ma non è un nemico, non nasce con l’intenzione di distruggere, ha oggettivamente tante capacità di carattere positive e negative ma non nasce con un carattere stabilito. La stessa fiamma è stata la salvezza per l’evoluzione umana, ha portato luce nella notte, ha tenuto lontane belve feroci, ha scaldato, ha cotto il cibo, ha purificato, e la stessa cosa, senza che cambi la sua natura può creare danno, dolore, distruggere, ferire, uccidere ecc… ma questo non fa di lei un nemico.
Quali rischi si corrono confondendo le due cose?
Si corre il rischio di intentare #battaglie contro dei pericoli, che ricordiamo hanno un carattere oggettivo, quindi cambiano accezione in base a come noi li vogliamo interpretare (posso scegliere se il fuoco posso utilizzarlo con uno scopo costruttivo o se vivere la paura che un giorno o l’altro mi possa distruggere) e che non partono con l’intenzione di farci del male.
Impiegando così energie in lotte e battaglie contro i famosi mulini a vento, inutilmente. Anche perché in quel caso dovremmo poterci chiedere noi cosa possiamo cambiare per vedere l’accezione positiva.
Se confondo un nemico con un pericolo vivrò la situazione come di costante stress, come se mi trovassi ogni giorno davanti alla possibilità di morire o vivere, “mors tua vita mea” (perché davanti al pericolo il cervello risponde così) mentre in realtà se prendessimo il nemico come un tenace avversario che ha intenzione di crearci danno, potremmo:
- intanto capire che abbiamo possibilità di fare qualcosa a riguardo;
- che trattandosi di una relazione questa è necessariamente formata da 2 parti che interagiscono e che quindi ad azione corrisponde una reazione;
- che posso anche scegliere di non accettare la sfida, e continuare per la mia strada.
Pensa ora, nella tua vita quali persone o cose o situazioni puoi definire veramente un pericolo?
E quali puoi definire un nemico? I tuoi nemici hanno veramente l’intento preciso di farti del male o crearti del danno, o potrebbe essere una tua proiezione? Valgono veramente le energie che tu ci stai mettendo per combatterli?
Yana K. Duskova Madonno
Coach emozionale - Kinesiologia emozionale
Sessioni anche a distanza
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