Hai difficoltà a dormire di notte? Ogni tanto senti accelerare i battiti del tuo cuore senza un vero motivo?
Ti sono mai capitati giramenti di testa improvvisi?
Ti manca il respiro?
Hai dolori alle cervicali?
Reflusso o difficoltà a digerire?
Tic nervosi?
Ti senti nervos*, facilmente irritabile o intollerante a tante piccole cose? Bene (magari non benissimo) , intanto mi sento di dirti che non sei sol* e che ultimamente siamo proprio in tanti, poi in seconda battuta ti invito a non sottovalutare nessuna delle cose sopra e di fare, nel dubbio, sempre un salto o una telefonata con il tuo dottore per avere qualche consiglio a riguardo.
Quando hai fatto tutto questo, e hai escluso patologie fisiche o mentali, prosegui con la lettura del post, perché niente niente, potresti essere una persona moderatamente e inconsapevolmente ansiosa.
In che modo?
Per chi ha già letto il mio libro sull’ansia la cosa è già chiara, l’ansia è una reazione fisica ad una serie di emozioni che si presentano nella nostra vita. Sa già anche che è uno stato UTILE alla persona, nella misura in cui ci aiuta ad individuare possibili ostacoli o problemi della nostra vita. Un affanno generalizzato lo abbiamo provato tutti, e diciamocelo il più delle volte non è mai stato un problema.
Il problema diventa quando in qualche modo non ci sentiamo più in grado o possibilitati a fare le cose come ci pare e piace, come abbiamo sempre fatto o come gli altri si aspettano che noi le facciamo.
Ecco come arriva il fastidio legato all’ansia: questo stato o risposta del mio corpo non mi fanno fare più bene le cose come piace a me, e mi sento “limitato” in quello che faccio.
Perché magari mi affanno troppo, o perché mi viene paura ad andare a fare quella cosa, o perché non riesco a dormire la notte per i troppi pensieri che mi agitano e il giorno dopo mi sento uno schifo.
Da qui in avanti i lettori si divideranno in 3 categorie: chi in effetti sa cos’è l’ansia, la prova ma non è un problema e vive benissimo; chi non ha problemi nella gestione dell’ansia in prima persona, ma ha qualcuno significativamente vicino che la sta provando in maniera limitante e non sa come aiutarlo; e chi, forse, anche in piccole dosi un po’ di ansia ingestibile ce l’ha e la cosa non gli piace moltissimo.
Ho visto molte persone sottovalutare o fingere che non fosse un vero problema, lo facciamo tutti: non abbiamo tempo per risolvere anche questa piccola rogna, in più se è qualcosa che riguarda noi stessi finiamo per metterla sotto, in fondo alla lista, perchè prima c'è tutto quello che dobbiamo fare per gli altri...
Che fare?
Sicuramente è tuo pieno diritto fare finta di niente, e sperare che le cose vadano a posto da sole, a volte (e sottolineo a volte) le cose in effetti passano da sole.
Se però vuoi fare qualcosa attivamente per stare meglio, cambiare o cercare di capire cosa c’è che non va, allora sappi che hai un sacco di possibilità!
Puoi prendere contatto con un buon psicoterapeuta, anche se vedo spesso che è la soluzione che vi fa storcere più volentieri il naso, quando ve la propongo… e questo mi dispiace moltissimo, perché è probabilmente una delle soluzioni migliori…
Puoi parlarne con il tuo dottore, ripeto non sottovalutare i sintomi che hai, se presi all’inizio hai molte più possibilità di trovarvi rimedio!
Oppure puoi rivolgerti ad un operatore di kinesiologia emozionale RD, per capire cosa c’è alla radice di questo mal-stare, che ti permette di indagare in profondità, oppure un Coach emozionale, un floriterapeuta di Bach….
Oppure puoi cominciare da autodidatta, magari leggendo qualche estratto del mio libro qui, e decidere se hai vero bisogno o necessità di fare qualcosa a riguardo. La cosa importante, ricorda, è non mettere mai la testa sotto la sabbia, perchè come dico anche nel mio libro, "quando metti la testa sotto la sabbia la testa rimane al sicuro, ma il sedere rimante fuori, e poi quel che succede, succede!
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